L'odore della cenere
Come scriveva Valerio Zurlini nel suo diario veneziano delle immagini perdute, i ricordi non sono oro colato. La memoria è bizzarra, indulgente, vanitosa, sentimentale, breve, è permalosa, bugiarda anche quando in buona fede, ma i suoi sentieri infiniti sono sempre tracciati da una logica segreta.
Quello che resta sono residui di immagini, il cui odore riporta ad eventi consumati o, in altri casi, a ciò che avrebbe potuto essere, ma non è stato.
(stampe analogiche da negativo su carta ai sali d’argento formato 30X30 montate su passepartout 50×50)